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Nocciola Piemonte IGP: storia e curiosità del pregiato ingrediente

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Nocciola: storia antichissima

L’albero del nocciolo, diffuso in tutte le regioni temperate dell’emisfero boreale, è stato uno dei primi frutti utilizzati e coltivati dall’uomo, rappresentando per le prime popolazioni nomadi una importante risorsa e fonte di energia “immediata”. Alcune ricerche hanno evidenziato che il nocciolo, nelle aree storiche di coltivazione del Piemonte, fosse già presente dall’epoca della Roma antica. Più di recente la coltivazione di questo frutto ha conosciuto una nuova primavera negli anni ’60-’70, a seguito di richieste sempre maggiori di prodotto da parte dell’industria dolciaria.

La Tonda Gentile Trilobata

La varietà di nocciolo coltivata in Piemonte è la Tonda Gentile Trilobata. La sua produzione è concentrata nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria, tra le colline delle Langhe, del Roero e del Monferrato. La denominazione IGP garantisce agli utilizzatori ed ai consumatori la qualità e l’autenticità del prodotto.
La Nocciola Piemonte IGP è particolarmente apprezzata dall’industria dolciaria per la forma sferoidale del seme, il gusto e l’aroma eccellenti dopo tostatura, l’elevata pelabilità e la buona conservabilità. Queste qualità fanno sì che la Nocciola Piemonte sia riconosciuta come migliore al mondo.
Per evitare che il frutto maturo caduto assorba l’umidità del terreno e si deteriori, bisogna effettuare la raccolta in fretta e a più riprese. In questo modo la nocciola garantirà una resa elevata alla sgusciatura ed una buona qualità. Cuneo, con i suoi 7.000 ettari di superficie coltivata a nocciolo, fornisce quasi l’85% della produzione piemontese.

Salute e alimentazione: la nocciola fa bene!

La nocciola, oltre ad un contenuto importante di aminoacidi essenziali e di vitamina E, è ricca di lipidi: il suo apporto calorico è pari a 700 Kcal per 100 g di nocciole secche.
La frazione lipidica è costituita per oltre il 40% da acidi grassi monoinsaturi (come l’acido oleico) e presenta il più alto rapporto monoinsaturi/polinsaturi rispetto all’altra frutta secca. Recenti studi sembrano dimostrare gli effetti positivi di un consumo regolare di nocciole sulla salute umana.
È confermato che una dieta ricca in acido oleico (lo stesso acido grasso presente nell’olio extra vergine d’oliva) consente di mantenere il “colesterolo cattivo” a bassi livelli nel sangue, e di innalzare i livelli del “colesterolo buono”, che con la sua azione protettiva sulle membrane cellulari costituisce un’importante difesa nei confronti delle patologie vascolari. Inoltre, per l’elevato tenore in tocoferoli, tra cui la vitamina E, la nocciola fornisce un apporto notevole di agenti antiossidanti, rallentando l’invecchiamento dei tessuti.
La Nocciola Piemonte, in particolare, distinguendosi dalle altre varietà italiane ed estere per l’alto contenuto in olio (circa il 70%), dimostra di essere un alimento molto pregiato e di qualità.

Valori nutrizionali della nocciola

unità di misuraNocciole secche
Parte edibile%42
Acquag4,5
Proteineg13,8
Lipidig64,1
Carboidratig6,1
Amidog1,8
Zuccheri solubilig4,1
Fibra totaleg8,1
Energiakcal655
EnergiakJ2740
Sodiomg11
Potassiomg466
Ferromg3,3
Calciomg150
Fosforomg322
Tiaminamg0,51
Riboflavinamg0,1
Niacinamg2,8
Vit A ret. eq.mcg30
Vit Cmg4
Vit Emg15

Fonte: Inran – Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione

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