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Il lungo viaggio del burro, dalla Babilonia ai Baci Chiari La Sassellese

burro baci sassello

Facile dire “nuova ricetta con burro”, come recita il pack da 160 gr dei Baci Chiari La Sassellese, ma sappiamo con esattezza di “chi” stiamo parlando? Eh si, perché se scopriamo la storia del burro nel corso dei millenni, è come se parlassimo di un personaggio mitologico, come Ulisse, che dalla Babilonia raggiunge in circa 5.000 anni di storia, gli scaffali dei nostri odierni supermercati, accolto fra le braccia dei nostri buoni Baci Chiari La Sassellese.

Paragone forzato? Forse si, o forse no.. scopriamolo insieme.
Per quanto riguarda l’origine storica, si fa riferimento all’epoca sumerica risalente al 2.500 a. C. e ad un bassorilievo conservato nel museo di Bagdad, che descrive la mungitura delle vacche e la lavorazione del latte. I primi a mettere in pratica la tecnica del burro chiarificato a lunga conservazione, furono gli Arii nel 1500 a.C. con una cottura a bagnomaria in modo da eliminare acqua e caseina.

Gli antichi romani, facevano largo uso del burro, non come alimento, ma come cosmetico o come medicinale. Nonostante fosse conosciuto e apprezzato nell’antica Grecia, infatti, i Romani lo consideravano un prodotto di origine barbara. La sua diffusione è da ricercare nel Medioevo, ma è solo nel Basso Medioevo che si cominciò a utilizzarlo come ingrediente nella cucina di tutti i giorni.
In Italia incominciò ad entrare negli usi comuni agli inizi del Quattrocento, tanto che in un manoscritto napoletano della fine del secolo risulta più consumato del lardo.

Inizialmente, il burro veniva prodotto a mano, grazie alla zangola, ma nel XIX secolo, si iniziò a produrre a livello industriale, grazie al separatore del 1872 di Wilhelm Le Feldt, che riuscì finalmente a scremare il latte in modo meccanico, utilizzando la forza centrifuga.

Insomma, una bell’evoluzione: da latte a burro, da cosmetico a unguento medicinale, per poi diventare prezioso ingrediente dei golosi Baci Chiari La Sassellese. Ma la storia non finisce qui. È proprio grazie a questa nuova ricetta che, in occasione della fiera internazionale Cibus, La Sassellese ha ricevuto il premio innovazione di prodotto 2020.

Una nuova ricetta che come da tradizione prevede due piccoli biscotti emisferici a base di nocciole e cacao, uniti dolcemente dal cioccolato fondente e il burro che impreziosisce il sapore dei golosi pasticcini che, come tutti i nostri prodotti, vengono realizzati solo con i migliori ingredienti, come la “Nocciola Piemonte IGP” e cioccolato ottenuto dal Cacao certificato Rainforest Alliance.

Un fine che, come in tutte le nostre Storie di Dolcezza, è davvero lieto.

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