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L’Amaretto morbido: quando gli ingredienti fanno la differenza… anche per la legge!

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Cari amici del Paese delle Dolcezze, oggi vorrei approfondire con voi un argomento che mi sta molto a cuore e che è strettamente legato al mio lavoro. Molti di voi forse non lo sanno, ma anche i dolci più famosi hanno una loro carta d’identità e ogni pasticcere che si rispetti deve conoscere alla perfezione tutte le caratteristiche dei piatti che prepara.

Ma certo, direte voi, ogni dolce ha la sua ricetta! Giustissimo, ma c’è di più: infatti molti dolci della tradizione italiana sono tutelati dalla legge con un rigido disciplinare che impone ai produttori di seguire importanti linee guida nella preparazione dei prodotti di pasticceria (D.M. 22/07/2005).
Parliamo di prodotti come il pandoro, la colomba e molti altri, e tra questi trova posto anche il nostro amato “Amaretto morbido”, uno dei simboli della pasticceria italiana e in particolare del territorio a cavallo tra Liguria e Basso Piemonte, il territorio nel quale sorge il paese di Sassello, dove nascono tutti i nostri prodotti.
Quello che dice la legge, in pratica, è che non si può utilizzare l’etichetta “Amaretto morbido” quando si vende il prodotto se non in presenza di determinati ingredienti, lavorazione e caratteristiche generali.

Ma scopriamo insieme quali sono gli ingredienti che rendono unici gli Amaretti morbidi…

La denominazione “Amaretto morbido” è riservata al biscotto di pasticceria, a pasta morbida, avente forma caratteristica tondeggiante, con superficie superiore screpolata. Il prodotto deve presentare una percentuale di umidità almeno dell’otto per cento. Gli ingredienti obbligatori sono:

  • zucchero (saccarosio); mandorle di albicocca (armelline), con contenuto di grasso superiore al 45%,
  • mandorle, singolarmente o in combinazione, in quantità tali da garantire non meno del 35% di mandorle complessive,
  • albume d’uovo di gallina.

Come vedete gli ingredienti sono pochi, semplici e facilmente riconoscibili e il segreto di un buon amaretto passa anche dal rispetto di queste poche regole. Lo sappiamo bene qui, a La Sassellese, dove da sempre la scelta degli ingredienti e la trasparenza delle etichette sono i punti di forza del nostro lavoro.

E c’è di più! Utilizzando la ricetta originale e rispettando la normativa, La Sassellese è in grado di produrre amaretti senza glutine, in quanto privi di ogni tipo di farina o suo derivato, una garanzia ulteriore per i suoi consumatori.

Spero di avervi messo un po’ di curiosità: per chi vuole approfondire ecco il link al Decreto
Un abbraccio,
Francesco

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